L’arrivo di AI Overview, introdotto in Italia solo di recente, ha rivoluzionato il modo in cui Google mostra le informazioni.
I classici risultati blu sono stati spinti in basso, lasciando spazio a una sintesi generata dall’Intelligenza Artificiale che riassume direttamente le risposte più rilevanti.
Per chi crea contenuti, questa evoluzione rappresenta una sfida e un’enorme opportunità, essere citati dall’AI significa guadagnare visibilità e autorevolezza, mentre chi non si adatta rischia di perdere traffico.
Strutturare i contenuti per l’AI
L’architettura del testo oggi è un elemento chiave.
Gli elenchi infiniti o i blocchi di testo non bastano più, Google “comprende” meglio i contenuti organizzati in modo logico e gerarchico.
Usa H2 e H3 in modo strategico
Ogni concetto importante merita una sua sottosezione.
Se in passato bastava un lungo elenco sotto un unico H2, oggi conviene trasformare ogni punto in un paragrafo con titolo H3 dedicato.
In questo modo, l’AI riesce a individuare più facilmente i collegamenti semantici e le informazioni chiave.
FAQ
Le FAQ non sono più un semplice extra, ma un componente centrale della SEO per AI Overview.
Rispondere chiaramente alle domande che gli utenti si pongono permette a Google di interpretare meglio il contenuto e di inserirlo tra le risposte sintetiche.
In altre parole, le FAQ sono contenuti AI-ready per definizione.
Formattazione e leggibilità
La formattazione è diventata un fattore SEO imprescindibile.
L’AI di Google valuta la struttura visiva del testo: titoli chiari, paragrafi brevi, frasi semplici e parole in grassetto aiutano a individuare i concetti principali.
Ogni sezione dovrebbe rispondere a una domanda precisa, evitando muri di testo e giri di parole inutili.
Citare fonti autorevoli
Per anni si è temuto che linkare fonti esterne potesse “disperdere” traffico.
Oggi è il contrario: citare ricerche, studi e pubblicazioni credibili aumenta la probabilità di essere riconosciuti come fonte attendibile.
L’importante è integrare le fonti in modo naturale, a supporto del contenuto, e non aggiungerle a posteriori.
I dati vincono sui paragrafi lunghi
L’AI apprezza i contenuti strutturati in modo comparativo.
Tabelle e schemi aiutano a trasmettere rapidamente informazioni complesse.
Un confronto tra strumenti, soluzioni o prodotti, con pro e contro ben distinti, ha molte più probabilità di apparire in un AI Overview rispetto a un testo narrativo.
Link interni
I link interni non servono solo a trattenere l’utente, ma guidano l’AI nella comprensione del tuo ecosistema di contenuti.
Ogni collegamento interno deve avere un senso semantico, contribuire al contesto e rafforzare la credibilità complessiva del sito.
Chunking: un concetto per paragrafo
L’intelligenza artificiale “pensa” per blocchi.
Suddividere il testo in mini-sezioni autonome, ognuna centrata su un singolo tema, facilita la lettura e l’estrazione di snippet informativi.
Prediligi paragrafi corti, ben tematizzati e arricchiti da keyword naturali e termini in bold.
Scrivere nella lingua dell’AI
L’era del keyword stuffing è finita.
L’AI non premia più la ripetizione, ma la ricchezza semantica: sinonimi, concetti correlati e variazioni linguistiche creano una rete di significato più ampia.
Questa tecnica, nota come FanOut semantico, aiuta Google a comprendere la profondità del contenuto.
Usa frasi semplici, evita periodi troppo lunghi e riduci i gerundi: un linguaggio naturale e fluido risulta più leggibile sia per l’AI che per le persone.
Domande retoriche e paragrafi “AI-ready”
Le domande retoriche (“Come possiamo applicarlo nella pratica?”) orientano la lettura e segnalano all’AI un passaggio logico.
Ogni paragrafo dovrebbe iniziare con una risposta chiara e diretta, seguita da un approfondimento.
Questo approccio rende i testi facilmente “estraibili” per i riepiloghi dell’AI Overview.
Adattarsi per restare visibili
AI Overview non è una tendenza temporanea: rappresenta il nuovo standard della ricerca online.
Chi adatta la propria strategia editoriale adesso avrà un vantaggio competitivo nei mesi a venire. L’obiettivo è creare esperienze di conoscenza e aiutare l’utente a trovare risposte in modo immediato e fluido.
Nel nuovo ecosistema digitale, qualità, struttura e chiarezza sono la base tecnica di un contenuto che resiste nel tempo, conquista fiducia e viene riconosciuto dall’AI come fonte affidabile.

