Giornalismo e Podcast: i numeri di un nuovo fenomeno

podcast

Condividi questo articolo:

Che cosa è un podcast

Un podcast è un contenuto in formato audio che viene registrato e reso fruibile grazie a semplici feed RSS a cui l’utente può registrarsi per ascoltarli o scaricarli. Per creare un podcast, negli ultimi anni si sono affermate sul mercato società come Spotify, forse la più conosciuta, e piattaforme specializzate nei contenuti audio come Storytel o Audible. A questo ha contribuito fortemente il coinvolgimento di volti noti come voci dei podcast. 

Giornalismo e podcast

I Podcast di informazione, quelli che interessano di più giornalisti e comunicatori, possono raccontare fatti di cronaca, di attualità o raccontare storie sotto forma di reportage. L’informazione sta guadagnando da questo formato tantissimi consensi e utenti e da una recente ricerca emerge come gli ascoltatori di podcast informativi sono cresciuti del 33% nel 2020 rispetto al 2019. Da un’altra indagine IPSOS del 2020, si stimano in 8,5 milioni gli ascoltatori mensili e dove il 54% di essi ha meno di 35 anni.

L’identikit: i fan dei podcast sono giovani attenti, ricettivi e disposti non soltanto ad ascoltare l’intera puntata ma anche a seguire una serie. Infatti uno dei punti di forza del podcast, oltre alla libertà di fruizione, è proprio nella speciale relazione che riesce ad instaurare con l’ascoltatore. In poche parole, questo formato è riuscito a mantenere l’intimità della radio unendola alla capacità di fidelizzare l’utente così come fa una piattaforma di streaming con le sue serie Tv.

Come si crea un podcast 

Tutti noi possiamo realizzare un podcast di buona qualità in breve tempo. Non servono attrezzature complesse e in alcuni casi basta lo smartphone. Esistono software ed elementi più o meno gratuiti per produrre e distribuire un podcast.  

Registrazione

Se si vuole ”salire di livello”, invece di registrare in un luogo chiuso e silenzioso con il nostro smartphone, si può scegliere di utilizzare un microfono USB. Ormai online si possono trovare microfoni per tutte le tasche ma i più diffusi fra i podcaster sono quelli della Blue Yeti e su Amazon i prezzi oscillano dai 95€ ai 120€. Altri modelli molto ricercati sono quelli del marchio Samson mentre per chi cerca un prodotto di qualità ancora superiore può orientarsi su un modello Rode. Importante è verificare che il microfono sia a condensatore.

Qualsiasi microfono si decida di compare, bisogna comunque accompagnarlo con due accessori fondamentali: 

  • un filtro anti-pop  
  • un braccio regolabile a sospensione per tenere il microfono alla giusta distanza dalla bocca


Montaggio

Anche per acquistare un software di registrazione e montaggio (in gergo tecnico DAW) non si deve spendere molto.

I possessori di un Mac possono utilizzare il programma GarageBand, mentre per chi ha un PC Windows (o Linux) può optare per Audacity.

Entrambi sono software abbastanza intuitivi e semplici da usare.

Pubblicazione e distribuzione di un Podcast

Quando si è registrato il contenuto, il passaggio successivo è la creazione del podcast vero e proprio. A questo punto basterà iscriversi ad una delle piattaforme prime citate, creare il podcast e definire le informazioni di base, scriverne titolo e descrizione e finalmente pubblicare.

Una delle piattaforme più diffuse per fare tutto questo si chiama Spreaker ed è gratuita per episodi di durata massima di 15 minuti.

Un’altra piattaforma molto diffusa e semplice da usare è Anchor.fm.

L’altra opzione in commercio è SoundCloud, che offre un piano gratuito con limiti di tempo. Questa piattaforma è conosciuta principalmente perchè usata da musicisti indipendenti, ma è possibile sfruttarla anche per i podcast.

Le piattaforme all-in-one

Le prime due piattaforme, che si consigliano soprattutto per chi è alle prime armi, Spreaker e Anchor FM, offrono tanti strumenti gratuiti che ci accompagnano l’utente dalla registrazione alla distribuzione del proprio programma su tutte le più importanti piattaforme di podcast. 

Spreaker per esempio, mette addirittura a disposizione una DAW dedicata che si chiama Spreaker Studio, gratuita e compatibile con Mac, PC, iOS e dispositivi Android. Si tratta di un software completo e che si può utilizzare con qualsiasi microfono.

Anchor FM offre ugualmente una soluzione analoga che guida l’utente dalla creazione fino alla distribuzione del podcast. La differenza sostanziale invece è una: il programma si usa esclusivamente sullo smartphone. Questa funzione permette anche di di registrare chiamate VoIP con altri utenti (ad esempio un ospite da intervistare), di aggiungere degli effetti e infine di salvare e poi pubblicare. Gratuito ma con pubblicità. Anchor infatti può inserire le proprie pubblicità nei podcast e collegarli per fini promozionali. 

Anchor FM resta comunque una delle soluzioni più semplici per creare un podcast da zero, soprattutto per chi non ha alcuna esperienza pregressa nell’ambito della produzione audio.

Panorama italiano e numeri

Il panorama dei podcast di informazione in Italia è molto diversificato. Un esempio è ANSA Voice dell’Ansa oppure Solferino28, una delle produzioni audio del Corriere della Sera, disponibile integralmente soltanto per gli abbonati al Corriere oppure Storytel. 

Il successo di Chora e di altri importanti programmi di podcast con autori come Alessandro Barbero o Carlo Lucarelli, tanto per citarne qualcuno, ha portato il podcast ad essere seguito e ascoltato in Italia da una media di 14 milioni di ascoltatori, +2 milioni rispetto al 2019. Un altro numero che certifica la ricerca da parte degli utenti della “lunga narrazione” è che la media di ascolto è passata da 13’ agli oltre 25’ di media. E chi ascolta lo fa almeno una volta a settimana. Dal 2016, anno in cui i primi italiani iniziavano a pubblicare podcast per lo più di informazione o “doppioni” di programmi radio, si stima (fonte Ipsos) che circa 8,5 milioni di spettatori ogni mese ascoltino almeno un episodio di un podcast online. L’ascolto è per lo più multitasking, ovvero mentre si sta a casa (57%), si guida (22%), si lavora (11%) , sui mezzi pubblici (4%) o quando si passeggia (3%). 

Questi dati vedono una ulteriore impennata se allarghiamo la ricerca a tutto il comparto internazionale. La sola Spotify per esempio, ha fatto registrare rispetto al 2020 un incremento del 108%con un + 1,8 milioni di podcast registrati. 

Da una recente ricercati Nielsen emerge come ad Aprile 2021 negli Stati Uniti almeno il 41% degli intervistati (116 milioni circa) abbia ascolto almeno un podcast  nell’ultimo mese. Il 28%, circa 80 milioni, ne ascolta almeno uno settimanalmente. Dati che illustrano quanto la strada del podcast sia ormai tracciata verso un futuro sempre più importante nel mondo della comunicazione. 

I … migliori podcast italiani d’informazione

  • Chora Media, società di podcast italiana
  • ANSA Voice, il notiziario in podcast dell’Ansa
  • I podcast di Marco Montemagno per Business e Tecnologia 
  • The Essential e Actually di Will Media
  • Start – Le notizie del Sole 24 Ore, Fiume di denaro, Stories di successo e tutti i podcast de Il Sole 24 Ore;
  • Konrad de Il Post
  • Lo Stato dell’Unione 
  • Valigia Blu, podcast di approfondimento dell’omonima testata
  • Notizie a Colazione di Massimo Brugnone
  • Pagella Politica
  • Da Costa a Costa, il podcast di “cose americane” di Francesco Costa;
  • Voci dalla Farnesina, un nuovo programma realizzato dal Ministero degli Affari Esteri assieme all’Ansa dedicato
  • Giornalisti al microfono di Francesco Guidotti, Giovanni Lorenzi e Federica Coretto
  • La Zanzara di Radio 24 che è l’unico podcast d’informazione tra i cinque più ascoltati del 2020 su Spotify.

Chora Media. SE VUOI SAPERE TUTTO SULLA NUOVA PODCAST COMPANY ITALIANA LEGGI L’ARTICOLO