Il boom di Signal

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Se persino Elon Musk, fondatore di Tesla e SpaceX e al momento l’uomo più ricco del mondo, consiglia senza mezzi termini di usare Signal, vuol dire questa “nuova” App di messaggistica istantanea è destinata a rivoluzionare il nostro modo di comunicare. 

Le App di messaggistica istantanea sono diventate essenziali nella nostra vita e nel lavoro di tutti i giorni. Chi di noi non è inserito per esempio in un gruppo WhatsApp e Telegram (due della App più utilizzate al mondo) per condividere il proprio lavoro o scambiarsi notizie con le altre fonti giornalistiche? 

Grazie alla loro continua evoluzione, nel corso degli anni sono diventate anche delle vere e proprie piattaforme di business con la creazione di gruppi, canali e persino vetrine di vendita. 

Signal è un app che da inizio 2021 ha già ricevuto il favore di oltre 50 milioni di utenti, la maggior parte arrivati da WhatsApp perchè spaventati dal cambiamento nelle politiche di trattamento dei loro dati personali. Dati sensibili che il “gruppo” di Mark Zuckerberg non ha mai nascosto di registrare e di utilizzare (trasferendoli) in tutte le altre piattaforme come Facebook e Instagram. In Italia possiamo comunque continuare ad utilizzare questa App senza particolari timori. Infatti nei Paesi della UE è in vigore il Gdpr, il regolamento europeo sulla protezione dei dati personali. La precisazione è arrivata in un comunicato dalla stessa WhatsApp subito dopo la diffusione agli utenti dell’ultimo aggiornamento sulla privacy. Una variazione che comunque riguarda in modo particolare WhatsApp Business, cioè il servizio di chat per le imprese. «Non ci sono modifiche alle modalitа di condivisione dei dati di WhatsApp nella Regione europea, incluso il Regno Unito, derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy – spiega un portavoce di WhatsApp – Non condividiamo i dati degli utenti dell’area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicitа».

PRIVACY  

Sul versante completamente opposto, Signal, app nata nel 2014 e sviluppata dalla Fondazione Signal, si presenta a tutti come particolarmente attenta alla privacy.  

A differenza di WhatsApp ma anche di Telegram (altra App in crescita e che ha comunicato di aver superato i 525 milioni di utenti attivi nel mondo) Signal non registra nessun dato degli utenti sui suoi server e protegge tutte le conversazioni al suo interno con algoritmi di crittografia open. Questo alto grado di protezione le ha permesso di essere scelta della Comunità europea che la usa per tutte le proprie comunicazioni interne. 

LE ALTRE CARATTERISTICHE 

Signal, unica nel suo genere, fornisce un ulteriore livello di sicurezza dando la possibilità agli utenti di una chat di verificare l’identità dei loro interlocutori. Come? Bisogna autenticarsi confrontando i propri codici di sicurezza.  

Il secondo livello di sicurezza riguarda le chiamate e i messaggi che infatti sono cifrati con il protocollo SRTP. I testi poi, vengono memorizzati sul telefono (o PC) e non sul server. Signal dà comunque la possibilità di scegliere se memorizzare file e messaggi sui server in maniera crittografata, utilizzando addirittura un PIN personale. Le pratiche di sicurezza adottate da Signal possono scongiurare l’inserimento di qualsiasi altra persona esterna all’interno di una conversazione.

Un’altra qualità molto importante di Signal riguarda gli algoritmi messi a protezione delle chat: se in WhatsApp e Telegram restano nelle mani degli sviluppatori dell’app, in Signal sono aperti e migliorabili dalla comunità. 

Tutte queste caratteristiche hanno portato Signal a scalare le classifiche di gradimento delle app di messaggistica. Al momento molti utenti si sono limitati a scaricare l’app ma senza ancora utilizzarla al 100%. La migrazione sarà lenta ma scommettiamo che per la creazione di una chat con puro “scopo lavorativo”, il passaggio a Signal da una qualsiasi app tradizionale sarà molto più rapido.