di Emiliano Storace
Alla fine è successo davvero. Il gruppo Meta ha rotto gli indugi e ha deciso di lanciare veramente (le voci si susseguivano da molte settimane) una versione a pagamento e senza pubblicità di Facebook e Instagram.
Questa, è bene sottolinearlo, è una possibilità e non un obbligo, perché ad ogni utente verrà chiesto se vuole continuare a fruire della versione gratuita che resterà, come recita il claim nativo di Facebook, ancora e sempre gratuita.
CARATTERISTICHE
La decisione di Meta arriva dopo l’emanazione da parte dell’Unione Europea del Digital Services Act ed è dettata dalla necessità di adeguarsi a questi nuovi regolamenti europei che stabiliscono che le piattaforme (come quelle di Meta) dovrebbero offrire agli utenti che lo desiderano alternative alla raccolta dei loro dati per scopi pubblicitari personalizzati. Questa che, dall’inizio del suo viaggio, rappresenta un’importante fonte di guadagno di Meta.
Sugli smartphone e sui laptop degli utenti italiani sono comparse da inizio novembre le schermate che invitano alla scelta: abbonarsi alla versione senza pubblicità o continuare con la versione gratuita? Attraverso le schermate azzurrine che molti utenti si stanno trovando davanti prima di poter accedere alla propria bacheca, Meta in un avviso dal titolo “Scegli come continuare a usare Facebook” mette in guardia chi sta per premere il tasto “Usa senza costi aggiuntivi”.
La stessa Meta ne ha dato notizia tramite i suoi profili ufficiali con un breve post: “Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche. Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati”.
“Per ottemperare alle normative Europee in continua evoluzione” – prosegue – “stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento in Ue, See e in Svizzera. A novembre offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni. Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari”
QUANTO COSTA L’ABBONAMENTO A META?
Anche sul prezzo degli abbonamenti, Meta ha deciso di offrire ai propri utenti varie fasce di prezzo spiegando le caratteristiche in una nota ufficiale “A seconda che si scelga di attivare l’abbonamento sul web o da mobile” – spiegano Meta – “il costo sarà rispettivamente di 9,99euro al mese sul web o di 12,99 euro al mese su iOS e Android. Indipendentemente da dove si effettui l’acquisto, l’abbonamento sarà valido per tutti gli account Facebook e Instagram collegati al Centro gestione account dell’utente. Fino all’1 marzo 2024, l’abbonamento iniziale sarà valido per tutti gli account collegati al Centro gestione account dell’utente. Dall’1 marzo 2024 in poi, per ogni ulteriore account inserito nel Centro gestione account dell’utente, si applicherà un costo aggiuntivo di 6 euro al mese per gli abbonamenti sottoscritti sul web, e di 8 euro al mese per quelli attivati su iOS e Android”.
Con l’entrata nel “mondo dei social a pagamento” anche del gruppo Meta, si sta iniziando a riscrivere la storia dei social network. Strumenti nati gratuiti e con l’intento di restarci ma poi “costretti” a dover rivedere la propria strategia per via della violazione della privacy o dei propri algoritmi sempre troppo aggressivi e invadenti.
Al momento i social di Meta non offriranno contenuti esclusivi ai titolari di abbonamento ma solo l’azzeramento della pubblicità. La strada però è tracciata e in futuro sarà sempre più probabile avere varie tipologie di abbonamento che prevedano versioni sempre più personalizzate dei nostri social network.
MA È LEGALE?
Come un fulmine a ciel sereno, il 30 novembre 2023 è arrivata la nota dell’organizzazione europea dei consumatori, la BEUC, la quale definisce il nuovo abbonamento lanciato da Meta una “pratica aggressiva” che spinge gli utenti verso la scelta peggiore per la loro privacy: in poche parole, Meta favorirebbe la scelta di continuare a usufruire di Facebook e Instagram senza abbonamento, in modo che gli utenti possano continuare a condividere i propri dati con Meta e quindi essere profilati per vedere inserzioni mirate.
La BEUC pensa che, in una nota stampa diffusa: “tramite la persistenza e creando un senso di urgenza, Meta spinge i consumatori a effettuare una scelta che potrebbero non fare con informazioni incomplete e fuorvianti che impediscono ai consumatori di prendere una scelta ponderata. L’alternativa all’abbonamento non è davvero gratuita perché i consumatori pagano Meta fornendo i loro dati, come hanno dichiarato passate sentenze“.
Inoltre, per il BEUC “i consumatori non hanno una vera scelta” in quanto smettere di usare il servizio significherebbe “perdere tutti i loro contatti e le interazioni che hanno costruito nel corso degli anni“.
QUALI RIMEDI?
Per l’organizzazione dei consumatori uno dei rimedi potrebbe essere quello di “smettere di dire che l’opzione che non prevede il pagamento è ‘gratuita ma anche dare ai consumatori la possibilità di riflettere sulla loro scelta, per esempio aggiungendo un tasto ‘decidi dopo”.
“La scelta che il gigante tecnologico sta offrendo ai consumatori è scorretta e illegale“, ha commentato Ursula Pachl, direttrice generale del BEUC, che definisce le pratiche di Meta “ingannevoli e aggressive”. “Le autorità per la protezione dei consumatori nell’UE devono attivarsi subito e obbligare il gigante tecnologico a bloccare questa pratica“.
Modificare il form di scelta come richiesto, potrebbe essere per Meta la soluzione a qualsiasi altro problema o risarcimento danni. Dopo le multe salate comminate dalla UE per il NON rispetto della privacy, la modifica non tarderà ad arrivare.