Come comunicheremo sui social network nel 2021? Senza dubbio la pandemia che stiamo vivendo ha modificato le nostre abitudini di comunicazione sia nella vita reale ma soprattutto online, adesso ancora più incentrata su video e streaming. Le stesse piattaforme social stanno apportando delle modifiche che vanno in questa direzione, prediligendo sempre di più l’aspetto LIVE della comunicazione sia video o anche solamente audio.
Quali di queste novità di inizio 2021 riguardano più da vicino la comunicazione giornalistica?
Ecco una carrellata di modifiche tra le più importanti.
Twitter per esempio, (uno dei social più discussi del momento), sta testando “Spaces”, una nuova funzionalità che consente agli utenti di creare sale riunioni virtuali solamente audio. In una nota stampa, Twitter fa sapere che “la voce umana può portare uno strato di connettività a Twitter attraverso emozioni, sfumature ed empatia spesso perse nel testo. Lo vediamo con i tweet vocali e i messaggi diretti. A volte 280 non è sufficiente e la voce offre alle persone è un altro modo per partecipare alla conversazione”.
Spaces, tecnicamente parlando, consentirà agli utenti di creare delle sale riunioni e darà modo ai propri follower di ascoltare e partecipare ai meetup audio dell’utente. Per evidenziare lo svolgimento di un incontro audio, apparirà un’icona viola nell’interfaccia dell’utente.
Inutile dire che in questa nuova modalità modificherà di molto il linguaggio e l’interazione da parte di giornalisti, politici ma anche di “semplici” utenti. Se twitter ha rappresentato un’arma potentissima persino per veicolare consensi o addirittura voti durante le ultime elezioni americane o per condividere il pensiero di giornalisti più o meno influenti, grazie alla voce sarà possibile comprendere anche il tono, la pronuncia e la potenza di un concetto che solo l’ascolto di una parola è in grado di trasmettere.
Discorso simile, anche se parliamo di video, riguarda la nuova funzionalità 2021 di Instagram che vuole consentire agli utenti di creare delle dirette fino a 3 ospiti.
Visto l’enorme successo delle dirette Instagram nel 2020 dovuto alla pandemia (+60%), allargando la partecipazione a più utenti si vuole contrastare in un colpo solo il dilagare delle piattaforme di streaming oltre a consentire delle dirette più strutturali e capaci di creare anche un dibattito. Al momento la sperimentazione è partita in India ma presto sarà estesa anche ad altre nazioni anche europee.
Anche LinkedIn ha deciso di aggiungere nuove funzionalità per il controllo delle discussioni, funzionalità che Twitter aveva lanciato in maniera analoga lo scorso agosto. Il social network professionale per eccellenza, offriorà la possibilità di controllare chi vedrà i nostri contenuti e chi potrà interagire con essi.
A parità di profilo pubblico l’algoritmo di LinkedIn resterà più restrittivo e non consentirà che le discussioni diventino troppo affollate e virali come succede quasi inevitabilmente su Twitter. Le opzioni di controllo in questo caso, permettono di rivolgere contenuti solo ai propri collegamenti diretti o solo a gruppi specifici di professionisti di cui facciamo parte.
Non poteva mancare all’appello Facebook, che tra le tante novità apportate ha deciso di aggiornare l’AAT che “descrive” le immagini.
Il social di Zuckerberg ha annunciato il 19 gennaio scorso un significativo aggiornamento al processo chiamato AAT – Automatic Alt Text – che permette una migliore identificazione delle immagini caricate sulla piattaforma trasformandole in testo per gli utenti ciechi o ipovedenti che utilizzano degli specifici lettori per lo schermo.
Lo strumento si basa sul machine learning, testato per la prima volta nel 2016, e capace di offrire una descrizione delle immagini per gli utenti che non potevano vederle.