Threads è sbarcato in Italia: numeri e utilizzo del microblogging di Meta

Condividi questo articolo:

Dal 14 dicembre 2023, Threads è sbarcato anche in Europa e in Italia dopo che lo scorso luglio era stato lanciato negli USA e in altre parti del mondo arrivando in pochi giorni a contare 141 milioni di utenti iscritti ediventando l’app più rapidamente scaricata di sempre.

Threads è, di fatto, l’estensione testuale di Instagram, è un social network di tipo microblogging, ovvero dedicato soprattutto alla condivisione di brevi porzioni di testo, come era Twitter all’inizio della sua storia, e lascia la possibilità anche di caricare link, foto e video. I limiti attuali sono di 500 caratteri per post e 5 minuti per i video.

Proprio Twitter (o X) è il principale competitor (o ispirazione) di Threads, anche se il CEO di Meta Zuckerberg è sicuro che Threads sia destinato a soppiantare X in tempi rapidi. La sua nascita è infatti legata a doppio filo al malcontento che gli utenti di X hanno più volte espresso rispetto alla gestione della piattaforma per la condivisione di testi da parte di Elon Musk.

 

Quali differenze tra Threads e X?

 

I due social network sembrano assomigliarsi molto ma le differenze ci sono e alcune sono anche molto importanti. L’interfaccia di Threads è pulita e minimalista, con icone piazzate nell’apposita barra, che rimandano a funzioni come la ricerca (lente ingrandimento), attività (cuore) e impostazioni (omino)

 

Ecco un breve elenco di differenze:

 

Messaggi di lunghezza massima di 500 caratteri, invece dei 280 di X
Post video fino a cinque minuti, oltre a link e foto, al posto dei 2 minuti su X
Post con note audio (su Threads)
Funzioni di accessibilità (su Threads)
Accesso ai controlli di sicurezza esistenti per gli utenti di Instagram, come l’unfollowing, il blocco, la restrizione e la segnalazione dei profili (Su Threads)
Un feed con i post degli account seguiti e nuovi contenuti consigliati (su Threads)

Altre differenze sostanziali tra i due social invece sono le seguenti: 

 

Threads non dispone di una funzione di messaggio diretto (per ora)
Gli utenti di Threads non possono modificare un post una volta pubblicato, su X invece è possibile per gli account a pagamento
Threads non consente agli utenti di personalizzare il testo alternativo delle immagini.
Threads non ha una sezione dedicata agli argomenti di tendenza.
Threads non mostra annunci pubblicitari. 

 

 

Importante soffermarsi sull’opzione che consente di creare post con note audio, la caratteristica che almeno inizialmente ha portato tantissimi utenti a provare Threads. Numero di utenti che inevitabilmente è viziato dal numero degli utenti presenti su instagram e facebook, gli altri due social di proprietà di Meta.

 

Soprattutto Instagram, infatti, facilità moltissimo l’iscrizione alla nuova piattaforma, rendendola di fatto facile e automatica. Questo legame a doppio filo con Instagram consente agli utenti di avere già una propria community di riferimento e rende, quindi, il proprio profilo Threads pronto all’uso con un semplice click.

 

I NUMERI DI THREADS: METEORA O SCARSO INTERESSE?

 

Nonostante la facilità di iscrizione e la possibilità di avere già una Community con cui interagire, non sta fermando l’emorragia di utenti che “abbandonano” Threads dopo appena un mese.

Per esempio il 6 luglio 2023, il giorno dopo il lancio negli USA, gli utenti giornalieri attivi registrati sono stati 41,79 milioni, dato salito a 49,3 milioni il 7 luglio. Appena una settimana dopo, gli utenti attivi giornalieri sono scesi al 23,6 milioni con un calo del 52%. Secondo i dati di agosto, ad un mese dal rilascio, il numero di utenti attivi giornalieri è sceso a 10,3 milioni raggiungendo così un -79% rispetto al picco. 

Anche il tempo di utilizzo è stato più che dimezzato: il 7 luglio gli user di Thread passavano sulla piattaforma una media di 21 minuti al giorno, ad oggi invece il tempo medio giornaliero trascorso sull’app è solo di 3 minuti che, confrontati con i 31 minuti medi al giorno dei 200 milioni di utenti attivi di X, risultano decisamente troppo pochi. 

Le considerazioni che ne scaturiscono sono sostanzialmente due: la prima è che il rischio meteora come detto è sempre dietro l’angolo. Altre applicazioni infatti, hanno avuto picchi di attenzione in breve tempo per poi spegnersi inesorabilmente come per esempio Clubhouse o a BeReal.

La seconda è che per utilizzo e “storia” al momento Threads non è ancora pronto per soppiantare X nonostante la possibilità di avere una community già pronta.

È necessario che il prodotto di Meta mantenga impegnati i propri utenti e per farlo dovrà necessariamente provare ad inserire delle novità, di forma o di contenuto, che consentano a Threads di staccarsi dall’immagine di clone di X e che lo rendano un social a sé per rappresentare un valore aggiunto per gli utenti e non una semplice sfida tra due multimilionari.