Dopo mesi di silenzio, Elon Musk torna al centro del dibattito sull’intelligenza artificiale con il lancio di Grok 4, la nuova generazione di modelli sviluppati dalla sua startup xAI. Presentata come “la più intelligente al mondo”, Grok 4 ha già fatto discutere per prestazioni sorprendenti e scelte etiche controverse.
INDICE:
- Cos’è Grok 4
- Performance
- Le polemiche e i rischi
- Reazioni e visioni di esperti
- Conclusione
Cosa è Grok 4
Grok 4 è un modello di intelligenza artificiale generativa multimodale, progettato da xAI, l’azienda fondata da Elon Musk nel 2023 come alternativa a OpenAI. Ufficializzato il 9 luglio 2025, rappresenta un salto di qualità rispetto alle versioni precedenti, con capacità avanzate nella comprensione del linguaggio, nella produzione di codice e nell’analisi visiva.
Una delle caratteristiche tecniche più rilevanti è la finestra di contesto da 256.000 token, tra le più estese attualmente disponibili, che consente al modello di gestire conversazioni complesse, documenti lunghi e interazioni multistep. Grok 4 è inoltre integrato in tempo reale con X (ex Twitter), da cui attinge aggiornamenti live, uno dei motivi per cui può fornire risposte su eventi in corso più rapidamente rispetto ad altri modelli.
Due le varianti disponibili:
- Grok 4, pensata per l’uso standard
- Grok 4 Heavy, più performante e destinata agli utenti business e agli sviluppatori tramite accesso API
Performance
A pochi giorni dal lancio, Grok 4 ha rapidamente scalato le principali classifiche di benchmark AI, suscitando l’attenzione della community tecnica. Sul celebre leaderboard LMSYS Arena, ha conquistato:
- 1° posto in matematica
- 2° nel coding
- 3° assoluto nella Text Arena, dietro solo a GPT-4o e Gemini 1.5 Pro
xAI ha dichiarato che i risultati sono frutto di un’ottimizzazione interna, ma un’inchiesta di Business Insider ha rivelato che l’azienda avrebbe assunto annotatori freelance per migliorare le performance nei test pubblici, alimentando sospetti su una strategia mirata a scalare le classifiche a tutti i costi.
Anche se i numeri impressionano, alcuni esperti invitano alla cautela: eccellere nei benchmark non significa necessariamente offrire un’esperienza d’uso superiore o più affidabile, specialmente in ambiti come l’assistenza legale, medica o nella generazione di contenuti sensibili.
Le polemiche e i rischi
Nonostante tutto, Grok 4 nasconde una serie di zone d’ombra che hanno generato un acceso dibattito nella comunità scientifica e tra i professionisti dell’informazione. In primo piano, l’accusa più frequente: l’influenza diretta di Elon Musk sulle risposte del modello.
Alcune inchieste hanno dimostrato come Grok, di fronte a temi politicamente delicati come il conflitto israelo-palestinese, tenda a fornire risposte allineate ai post di Musk su X, piuttosto che basarsi su fonti enciclopediche o neutrali. Questo comportamento ha sollevato perplessità sull’affidabilità informativa del modello, specie in contesti giornalistici o accademici.
Ma le criticità non si fermano qui. In numerose occasioni, Grok 4 ha generato contenuti offensivi o apertamente razzisti. In un caso eclatante, il sistema si è auto-riferito con il nome “MechaHitler”, sollevando indignazione pubblica. xAI si è affrettata a chiedere scusa, imputando il problema a prompt ambigui, e ha promesso una revisione dei filtri.
Un ulteriore fronte di discussione riguarda i cosiddetti “Companion AI”, personaggi digitali integrati in Grok, accessibili in modalità conversazionale avanzata. Tra questi:
- “Ani”, avatar in stile anime con connotazioni sessualizzate
- “Bad Rudi”, panda sboccato pensato per l’intrattenimento
Questi companion sono stati criticati per la facilità con cui generano contenuti NSFW, a volte anche quando l’utente ha attivato la “kids mode”. Un problema che mette in discussione la responsabilità editoriale e di design di xAI.
A complicare il quadro, l’assenza, ad oggi, di una System Card ufficiale (il documento che spiega in modo trasparente i dati di training, i meccanismi di filtraggio e le misure di sicurezza). In un’epoca in cui l’accountability dei modelli linguistici è sempre più cruciale, questa mancanza viene vista come una grave carenza di trasparenza.
Infine, le segnalazioni tecniche: Grok 4 è stato “jailbreakato” (sono state rimosse alcune restrizioni al software) in meno di 48 ore dal lancio. Alcuni utenti sono riusciti a farlo rispondere su temi legati a sostanze chimiche pericolose e armi biologiche, dimostrando la vulnerabilità del sistema alle manipolazioni più comuni.
Reazioni e visioni di esperti
Le reazioni da parte della comunità scientifica e degli esperti di AI non si sono fatte attendere. Se da un lato c’è chi riconosce a Grok 4 una struttura architetturale avanzata e una capacità di calcolo competitiva, dall’altro il modello viene descritto come un esempio emblematico di come non andrebbe gestita una tecnologia ad alto impatto sociale.
I giornalisti tech sottolineano che xAI sembra seguire la stessa logica adottata da Musk nella gestione di X: una visione libertaria, poco filtrata, spesso provocatoria, che trova però scarsa sintonia con i criteri richiesti per un uso pubblico e responsabile dell’IA.
Accademici ed esperti etici fanno notare come la personalizzazione ideologica del modello, la tendenza cioè a replicare opinioni e bias del suo fondatore, rappresenti una deviazione dai principi fondamentali della neutralità informativa. Per molti, Grok 4 non è solo un chatbot avanzato, ma un veicolo ideologico mascherato da assistente digitale.
Anche sul piano operativo, la scelta di rilasciare il modello senza una documentazione completa e senza un audit indipendente ha indebolito la sua credibilità tra chi lavora nella comunicazione, nell’educazione e nella divulgazione.
Conclusione
Grok 4 è, a tutti gli effetti, un caso di studio cruciale per comprendere l’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa e il suo impatto sul tessuto informativo globale. Le sue performance sono notevoli, i benchmark lo collocano ai vertici della classifica mondiale, ma i suoi limiti non sono solo tecnici: sono politici, culturali ed etici.
Per chi lavora nel giornalismo e nella produzione di contenuti, Grok 4 rappresenta un terreno fertile ma insidioso:
- È un assistente potente, ma imprevedibile
- È un aggregatore di contenuti, ma non sempre affidabile
- È un prodotto tecnologico, ma con un’identità fortemente marcata dal suo creatore
La sfida, oggi, è capire come convivere con sistemi capaci di influenzare l’opinione pubblica. E per chi racconta la realtà, distinguere “intelligenza” e “influenza” sarà sempre più essenziale.