È arrivata “Community” di WhatsApp: cos’è e come funziona

Condividi questo articolo:

Dopo mesi di prove e rinvii, WhatsApp (l’app di messaggistica più diffusa in Italia) ha finalmente rilasciato per i suoi utenti la nuova funzionalità Community.

Questo nuovo strumento, a disposizione degli utenti Android e iOs da fine aprile 2022, consentirà di aggregare gruppi separati in un gruppo più grande secondo la struttura a loro più congeniale e agevolare così l’interazione tra di loro.

WhatsApp Community è rivolta infatti agli amministratori di gruppi, che d’ora in poi potranno creare delle maxi chat (il limite attuale era di 256 componenti per gruppo) tra tutti gli utenti che seguono gruppi differenti. In questo nuovo “spazio”, gli utenti potranno ricevere aggiornamenti e organizzare facilmente spazi di discussione più piccoli e specifici per argomento in modo molto più ordinato e interattivo.

Per avere più chiari gli obiettivi e le modalità della nuova funzione, prendiamo per esempio le chat scolastiche: oltre ai singoli gruppi delle varie classi, sarà possibile avere a disposizione una community generale per i genitori di una scuola con uno spazio unico per le circolari e gli strumenti per gli amministratori.

Continuando con l’esempio della scuola, lo stesso utilizzato dal CEO Zuckerberg per spiegare la nuova funzionalità, “se siamo i presidi di una scuola attraverso la creazione di una Community avremo la possibilità di radunare sotto lo stesso spazio tutti i diversi gruppi di genitori, averne un minimo controllo e anche scrivere avvisi in bacheca. Chi verrà inserito all’interno della Community potrà guardare i gruppi disponibili e scegliere a quale unirsi, previa richiesta che dovrà essere accettata dall’amministratore. In questa maniera il genitore di un alunno appena entrato nell’istituto, una volta avuto accesso alla Community, potrà decidere di unirsi al gruppo della classe, a quello degli sport pomeridiani o a quello dello scuolabus”.

Lo stesso esempio si potrebbe fare con un amministratore condominiale che deve riunire tutti gli inquilini di un polo abitativo per informarli di una riunione o di una nuova spesa da sostenere oppure con una associazione benefica, che può riunire così in un univo gruppo tutti gli iscritti.

WhatsApp Community cerca in qualche modo di migliorare le esperienze dei gruppi di Telegram e Discord, strumenti di messaggistica istantanea che per primi avevano creato un sistema di “gruppo a ombrello”.

La funzionalità avvicina moltissimo WhatsApp ai social network più classici perché permette di creare delle vere e proprie community, uniti da un interesse in comune, all’interno dell’App di messaggistica. E il più grande vantaggio per gli amministratori sarà quello di poter inviare messaggi a più gruppi contemporaneamente che fanno parte della community.

COME FUNZIONA

Gli amministratori di uno o più gruppi WhatsApp, potranno creare delle Community (sottogruppi) che si potranno distinguere dalle normali chat o gruppi, grazie ad una apposita icona quadrata con angoli smussati.

In queste community (dove non mancherà la crittografia end-to-end oper difendere la privacy degli utenti) gli amministratori potranno inviare messaggi a un solo gruppo alla volta (che saranno chiamati Avvisi), aggiungere nuovi gruppi via via che la community cresce, e invitare singoli utenti a partecipare, sia manualmente che attraverso l’invio di un link.

L’accesso alle Community non sarà infatti aperto a tutti: per entrare, sarà necessario essere invitati dall’amministratore, che sarà chiamato a selezionare i gruppi da introdurre o a crearne di nuovi. Non esisterà, molto importante, una funzione di ricerca delle Community.

Allo stesso tempo, il numero di telefono degli iscritti non sarà visibile a tutti i membri della Community (questo aspetto riprende una storica funzione di Telegram), ma solo a quelli con cui si condividono singoli gruppi.

NUOVE FUNZIONI GRUPPI

 Con l’introduzione di Community, WhatsApp ha inevitabilmente potenziato anche le funzionalità dei suoi gruppi per renderli sempre più moderni e professionali. I gruppi avranno la possibilità di reagire ai messaggi con le emoji, di inviare file fino a 2 GB e di fare chiamate vocali fino a 32 partecipanti.

Gli amministratori dei gruppi avranno strumenti di moderazione più efficaci e potranno rimuovere anche i messaggi ritenuti “dannosi” o “offensivi”.