Facebook e Instagram a pagamento? Meta studia come aggirare le norme privacy della UE

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Facebook e Instagram a pagamento e senza pubblicità in Europa.

Il gruppo Meta sta studiando il modo per aggirare le stringenti norme della UE sulla privacy con DSA e come riporta un indiscrezione del NYT (sempre molto attento alle vicende che gravitano intorno all’ecosistema di Mark Zuckerberg) potrebbe rilasciare presto una versione che prevede un piano Pay dove gli iscritti ai social di Meta potranno avere un’alternativa al profilo gratuito pagando un abbonamento senza dover visualizzare anche la pubblicità.

Tecnicamente quindi, questa sarà un’opzione da scegliere per utilizzare i social senza vedere pubblicità nel Feed.

Gli utenti di Meta non avrebbero gli annunci che si basano sulla profilazione e che fanno guadagnare i social e le aziende che si rivolgono a loro per raggiungere fasce di pubblico. (come da richiesta del DSA)

Con l’abbonamento i social network avrebbero comunque un introito che andrebbe a sostituire l’assenza di pubblicità.

L’idea segue la strada tracciata dal gruppo Netflix che poco tempo fa ha esordito con un piano a pagamento con un costo più alto che prevede l’assenza di pubblicità e la possibilità di visualizzare i contenuti in Ultra HD.

La svolta di introdurre un abbonamento rappresenterebbe quindi la risposta concreta dell’azienda di Zuckerberg a confrontarsi con le autorità europee e difendersi dai timori sollevati sulla privacy e le politiche per l’uso dei dati, oltre a segnare una svolta rispetto al “per sempre gratis” che per oltre 20 anni è stato il cavallo di battaglia del core business di Facebook e Instagram.

All’interno di Meta, alcune fonti ritengono che l’opzione di offrire agli utenti la possibilità di sottrarsi alla pubblicità attraverso un abbonamento potrebbe contribuire a lenire le preoccupazioni delle autorità europee. Questa mossa potrebbe anche agevolare gli interessi di Meta nell’Unione Europea, dove l’azienda ha affrontato sfide regolamentari significative e non ha ancora lanciato la sua app Threads, considerata una rivale di X, l’ex Twitter, proprio per ragione di privacy.

Il NYT riporta che comunque il servizio resterà sempre gratuito in Europa ma potrebbe essere affiancato da una (o più) versioni a pagamento offrendo di fatto un’alternativa ai propri clienti.

N.B. Al momento, non sono stati resi noti ulteriori dettagli riguardo alle tempistiche di lancio o ai costi previsti per questa nuova opzione.